Iridologia



L'iridologia, nata più di due secoli fa grazie all'ungherese Ignatz Von Peczely e sviluppata nel Novecento in primo luogo da Bernard Jensen, si basa sul presupposto che l'iride, la parte colorata dell'occhio rappresenti al suo interno tutto il corpo umano, la sua anatomia e soprattutto le sue funzioni.

In essa sono infatti riflessi tutti gli organi, il sistema circolatorio, linfatico, la colonna vertebrale.

Al mondo non esistono due persone che abbiano iridi uguali e anzi, le iridi sono diverse anche nello stesso individuo: colori, pigmentazioni, striature, anelli e altri segni le rendono uniche. E' proprio esaminando questi segni che l'iridologo può cogliere le tendenze generali del soggetto: costituzione, punti di forza e di debolezza individuali, predisposizione all'invecchiamento, accumulo di tossine, vulnerabilità allo stress e quindi il livello complessivo di salute.

L'iridologia non è volta ad individuare malattie, ma squilibri generali e insufficienze energetiche, conoscenze indispensabili al naturopata per avere un quadro complessivo del cliente ed aiutarlo con un programma personalizzato a riconquistare l'equilibrio psico-fisico.

Quindi successivamente allo studio dell'iride si passa alla scelta dei rimedi per la salute. Essi possono consistere in Fiori di Bach, oligoelementi, fitoterapici, gemmoderivati. Ogni tipologia di rimedio ha una sua specifica area di intervento. I fiori di Bach vanno selezionati quando l'aspetto emozionale è dominante. I gemmoderivati aiutano in caso necessiti un drenaggio, gli oligoelementi intervengono nel metabolismo ripristinando il funzionamento e l'efficienza degli enzimi, i fitoterapici ripristinano l'equilibrio energetico.

L'iridologia risulta essere quindi molto utile per conoscerci e intraprendere la strada più giusta per riconquistare l'equilibrio del nostro essere inteso come corpo, mente e spirito.